STAMPANTI 3D: Il futuro stampato su misura

Prima dell’inizio dell’anno scolastico, la nostra scuola, sempre al passo con i tempi, ha deciso di acquistare due stampanti 3D, una un po’ più costosa e una un po’ più economica; queste stampanti sono state posizionate nel “Laboratorio di Informatica 1” dove saranno utilizzate quando inizierà il corso sulla stampa 3D offerto dalla scuola a tutti gli studenti.

Prima di analizzare le nostre due nuove stampanti, è bene ricordare cos’è e come funziona la stampa 3D e i diversi metodi di stampa.

Cos’è la stampa 3D e come funziona?

La stampa 3D è un processo di fabbricazione additiva, che si differenzia dai processi di fabbricazione classica di tipo sottrattivo. Vediamo di spiegare meglio con un esempio: quando viene creato un mobile l’artigiano forgia il suo modello intagliandolo da un pezzo di legno più grande, esattamente all’opposto di questo processo si posiziona la stampante 3D che funziona con l’aggiunta di materiale in una determinata posizione del piano. Più precisamente una stampante tridimensionale lavora prendendo un file 3D da un computer (solitamente disegnato in CAD) e utilizzandolo per fare una serie di porzioni in sezione trasversale. Ciascuna porzione è poi stampata l’una in cima all’altra per creare l’oggetto 3D.

Quali sono i  modelli che ha acquistato la nostra scuola?

La scuola ha acquistato una Sharebot NG e una Wasp 2040 turbo.

La prima funziona tramite un piano xy di stampa e un carrello che sale verticalmente (lungo l’asse z) ed è FDM, quindi basata su un principio additivo rilasciando il materiale plastico su strati.

La seconda invece usa una tecnologia delta per la quale ci sono tre bracci meccanici posizionati nella parte superiore della stampante; il suo funzionamento è più complicato in quanto ha bisogno che i suoi bracci vengano ricalibrati prima di essere usata, è anch’essa FDM.

La nostra scuola ha comprato queste due stampanti (già in utilizzo) per due motivi principali. Il primo è quello che riguarda i progetti degli studenti, specialmente maturandi; infatti alcuni di essi hanno già riprodotto la meccanica di una mano facendo ogni singola parte con appunto una stampante 3D. Il secondo motivo è l’adesione da parte del nostro istituto al progetto Fablab nel 2018 interamente dedicato a progettazione con stampanti 3D.