MISS PEREGRINE- IL FILM DAI POTERI SPECIALI

Tim Burton, dopo due lunghi anni, è tornato con “Miss Peregrine: la case dei ragazzi speciali” e il suo solito stile: un film decisamente cupo ma che riesce a far emozionare. Mentre molti bambini sognano di aver poteri o di essere semplicemente “speciali”, questo film diventa assoluta realtà.

In questa pellicola ci troviamo in Galles e Jacob, il protagonista, si cimenta in una caccia per trovare una villa, e seppur il nonno gli aveva esplicitamente raccomandato di non tornare nelle vacanze estive a casa sua, Jacob non l’ascolta. Una volta trovata la casa incontrerà ragazzi davvero speciali e una misteriosa direttrice, Miss Peregrine, una donna che potrebbe essere la fusione del Signore del tempo (grazie ad un oggetto molto simile al giratempo di Hermione Granger) e Mary Poppins, una donna che farebbe di tutto per proteggere quei bambini. Bambini in pericolo, bambini speciali. Ma Jacob? Anche lui è speciale.

Il suo potere non si scoprirà subito e noi ci struggeremo a pensare a quale capacità unica potrebbe avere(e fidatevi, è meglio che non fare una scommessa a riguardo… la possibilità di perdita è molto alta). In un momento però, capirete di esservi affezionati a quei ragazzi ma tornerete insieme a Jacob, soprattutto grazie ai consigli del nonno.

mrs-peregrine

Purtroppo la critica statunitense l’ha descritto come “una forma di intrattenimento usa e getta” aggiungendo che “il film funziona per la prima ora, poi dà spazio al cinema commerciale e contemporaneo, pieno di effetti speciali e CGI che mette da parte la narrazione”. Io sono in totale disaccordo perché per quanto siano stati usati gli effetti speciali, credo che, anche se non ha soddisfatto a pieno le mie aspettative, non si merita di essere considerato come uno dei soliti film insulsi. Ha una trama corposa, basti pensare al libro da cui è tratto, ma riesce ad essere scorrevole e infondere un’indole da investigatori nei suoi spettatori. Non sarete soddisfatti finchè non sarà finito.

Dal mio punto di vista, l’ho apprezzato di più rispetto a Big Eyes, forse perché rispecchia molto di più i miei gusti: lo stile di Tim Burton è inconfondibile, bisogna ammettere che lui e Quentin Tarantino, ogni volta, riescono a lasciare molto bene il loro stampo. La trama mi è piaciuta molto, non mi è parsa scontata però non mi ha esaltata molto, ma lo rivedrei volentieri.