Pink is the new hope

Ottobre è stato il mese della prevenzione contro il tumore al seno, infatti il 18 di quel mese si celebrava la giornata (“in rosa”) per combatterlo.

Che cos’è il tumore al seno? è una malattia che nasce dalla moltiplicazione incontrollata di alcune cellule della ghiandola mammaria che si trasformano in cellule maligne. Ciò significa che hanno la capacità di staccarsi dal tessuto che le ha generate per invadere i tessuti circostanti e, col tempo, anche gli altri organi del corpo. Come altri tumori ha vari stadi, si parte dello stadio 0: in cui o il tumore non è aggressivo (ma può essere un fattore di rischio) o è una forma precancerosa ma che regredisce spontaneamente tramite meccanismi dell’organismo; fino ad arrivare allo stadio 4 dove il tumore ha già coinvolto altri organi. Questa malattia non tocca solo donne sopra i 50 anni ma anche in casi giovanili, la possibilità di ereditarlo (da un parente stretti) è del 5-7% ma queste percentuali si possono alzare se due particolari geni (BRCA1 – BRCA2) subiscono delle mutazioni. Il 29% delle donne è affetta da questo tumore, che non sempre si manifesta in forma maligna.

Come si previene? Oltre a metodi molto conosciuti come il fatto di fare la mammografia o l’ecografia (a seconda dell’età), una semplice visita o allattare i figli (consente alla cellula del seno di completare la sua maturazione). Esistono anche i test genetici, per la ricerca dei due geni di cui si parlava in precedenza, nel caso risulteranno positivi si inizierà un percorso di prevenzione molto più ferreo così da identificare il tumore in fase precoce.

Per quanto il mondo femminile sembri sensibilizzato riguardo questa lotta continua la moda, in particolare quest’anno, si è fatta avanti come principale portavoce creando diverse iniziative e collezioni dedicate: Momonì, marchio francese, ha creato dei braccialetti il cui ricavato è stato devoluto alla campagna dell’ARIC (associazione italiana per la ricerca sul cancro). Pony Ralph Lauren ha lanciato un’iniziativa annuale chiama “The Pink Pony Campaign” che dal 2000 vuole ridurre la disparità nella cura del cancro (dei vari stadi) e garantire l’accesso a trattamenti di qualità ad ogni fase della malattia, soprattutto quando è facile da curare. La suddetta collezione è composta da capi con varie tonalità di rosa e il ricavato andrà alla rete internazionale di associazioni di beneficenza per il supporto della lotta. La Romana x LILT, ha disegnato e prodotto le barrette di cioccolato Ruby “dedicate a tutte le donne” ovviamente il ricavato è andato alla LILT(lega italiana per la lotta contro i tumori). Dee di Vita ha lavorato assieme ad un ospedale portando la collezione Pink Butterfflies solo incentrata sui turbanti. Kiabi ha messo in vendita un reggiseno dedicato alle donne che stanno affrontando il periodo post mastectomia e tutto verrà donato all’A.N.D.O.S. a sostegno delle loro attività di recupero fisico, psicologico e sociale delle donne colpite dal tumore. Molti altri marchi, anche meno famosi, si sono messi in gioco. Molte donne hanno paura di affrontare anche solo il test, ma in questa situazione bisogna essere forti per se stesse e quindi perchè “non mettersi in gioco”?

La lotta contro il tumore al seno e tutte queste iniziative fatte dai marchi di moda possono sembrare un aiuto quasi “momentaneo” ma che sensibilizza non solo le donne adulte ma anche le più giovani ad un problema che potrebbe diventare fin troppo comune se preso alla leggera.

“Una donna dovrebbe essere due cose: chi e cosa vuole.” – Coco Chanel