VANS “of the wall”

Fondata da quattro soci come marca di scarpe da skate americana nel 1966, solo nel 2012 ha iniziato a produrre anche capi di abbigliamento sempre nel campo dello skateboarding. Nacque con il nome di “The Van Doren Rubber Company” dall’esperienza di uno dei quattro, Paul Van Doren, nella fabbricazione di scarpe che vendevano direttamente al pubblico, le attuali  “authentic”. Negli anni ’70 nacque il logo, disegnato dal fratello di Paul, a soli 13 anni. Nel 1980 iniziarono a fabbricare scarpe da basket e baseball, ma quattro anni dopo arrivano alla bancarotta.

Nel 2004 la compagnia Vans viene acquistata dall’azienda produttrice dei jeans “Lee”. Le sneakers Vans sono nate come scarpe semplici ma allo stesso tempo uniche: sono realizzate con una tela spessa, suola in gomma vulcanizzata quindi molto morbida e comoda, con il suo caratteristico disegno a forma di waffle, caratterizzata spesso e volentieri dalla Jazz Stripe, la banda ondulata laterale che è anche il simbolo dell’azienda.

La Vans è la scarpa simbolo per eccellenza degli skaters, i primi ad averla sponsorizzata sono Tony Alva e Stacy Peralta. I quattro modelli icona sono: the era, old skool, sk8-hi (quella alte), slip-on (quelle senza lacci). Le slip-on più conosciute sono quelle a scacchi nate perché negli anni ’70 gli skater decoravano con la penna le scarpe con la fantasia a scacchi (sono bellissime e comodissime, giuro). Il modello che ora va più di moda è “old skool” nero classico.

Oggi trovate queste scarpe ovunque: dalle rampe da skateboard al red carpet. Le recenti collaborazioni con stilisti e marchi di riferimento come Marc Jacobs, Marvel e Disney e le rivisitazioni di classici come la stampa Blur Check, hanno contribuito ad aumentare la popolarità della marca.
Nel 2017, il cantautore Frank Ocean ha partecipato a una cena di stato alla Casa Bianca indossando un vestito blu su misura e un paio di Vans checkerboard. Alla domanda sul perché avesse scelto le Vans, lui rispose: “Non puoi stare lì a pensarci troppo; le cose vanno semplicemente fatte” ed è proprio il principio che ha spinto i fondatori a creare il marchio, ovvero quello di fare le cose e basta (che non ha nessun legame con lo slogan di Nike “just do it”).

Il brand oggi è una powerhouse da 2,5 miliardi di dollari e nella sua storia è racchiuso un insegnamento: hanno abbracciato i fallimenti del passato, li hanno riconosciuti, studiati a fondo e sono ripartiti dai passi falsi per rialzarsi e rinascere fino a diventare la marca che ora conoscono tutti.

Personalmente è la mia marca preferita in assoluto perché è la più espressiva in fatto di stile, cambia e migliora nel tempo rimanendo sempre lo stesso. Le old skool mi accompagnano da ormai sette anni e grazie a Vans ho potuto esprimere ogni fase della mia crescita e li ringrazierò per sempre di cuore indirettamente. In più per andare in skate sono ottime, sarò io ma con altre scarpe non riesco. Sono felice che questa marca sia riuscita a rinascere fino ad arrivare a ciò che è ora, un esempio di vita e di stile.