Pomeriggio all’Alessandrini

Per chi ancora non lo sapesse, soprattutto tra i nuovi arrivati, il nostro istituto ci offre svariate attività “dopo-scuola”. Per citarvene alcune: teatro, bridge, questo stesso giornalino, la band che potrebbe ricomporsi! E non sono finite qui.

TEATRO
Se pensate che vi verrà assegnato un ruolo assieme ad un immenso e noiosissimo copione da studiare tutto perfettamente a memoria, partecipare al gruppo teatrale dell’Alessandrini vi farà cambiare totalmente idea: sappiate che ci si diverte da morire. Gli imbarazzi iniziali passano in un baleno, nascono nuove amicizie e in soli nove mesi c’è tanto da imparare. Dai compagni e amici, dall’attrice professionista Francesca Contini che ogni anno si occupa di questi piccoli aspiranti attori, dalla paziente prof. Maiello e soprattutto da voi stessi. Se deciderete di partecipare, vi ritroverete alla fine di quest’anno scolastico su un palco con nuove consapevolezze, tanto coraggio e più fiducia in voi stessi.
L’impegno è relativamente leggero: gli incontri, durante i quali si decide su quale tema verterà lo spettacolo di fine anno e si improvvisa per far nascere spontaneamente le idee migliori per poter scrivere voi stessi il copione con l’aiuto dell’esperta, sono di due ore una volta alla settimana. Mi raccomando occhio all’impegno: costantemente al massimo! E chissà… potreste capitare nel gruppo che per la n-esima volta scalerebbe la classifica del concorso nazionale  a cui ogni anni si partecipa, ottenendo ottimi risultati.
Se siete interessanti chiedete, via email o di persona, a Aferdita Plaku, 5Ai ([email protected]) o alla prof. di diritto Maiello ([email protected] ).

GIORNALINO
Che dire, se vi piace scrivere è il posto giusto per voi. Ma udite udite: non è l’unica cosa che si può fare. L’Emilio è gestito da noi studenti: la direttrice è una studentessa, a creare i giochi sono studenti, chi scrive è uno studente, chi impagina pure. E indovinate un po’ chi si occupa della versione online del nostro giornalino (www.lemilio.altervista.org)?
Gli insegnanti però non sono da meno: tra chi ci insegna come smanettare online e chi corregge gli apostrofi mancati non manca certamente l’aiuto di cui abbiamo bisogno. Questa è infatti una delle prime cose che si imparano: aiutarsi è fondamentale affinché i risultati finali equivalgano l’impegno che per ogni numero impieghiamo, con coordinazione, determinazione e passione per ciò che facciamo. Se pensate che sarebbe noioso partecipare, fate un salto ad una delle nostre riunioni in un pomeriggio in cui proprio la noia vi è accanto e vedrete che il divertimento è assicurato.
Se siete interessanti chiedete di più, via email o di persona, a Aferdita Plaku 5Ai ([email protected]) o al prof. di lettere Roberto Olmo ([email protected]).

PEER TO PEER

Questo progetto prevede che i ragazzi del triennio aiutino i ragazzi del biennio nello studio in qualsiasi materia. Per voi più piccoli l’aiuto è assicurato perché chi decide di partecipare come tutor dà la sua disponibilità nelle materie in cui sa di cavarsela bene. Tra l’altro questo tipo di rapporto con chi è già al triennio può farvi comprendere meglio le materie previste dai vari corsi di studi del nostro istituto: saprete decidere meglio se continuare o se cambiare scuola.
Ai ragazzi più grandi ricordo che si comincia a sentire odore di maturità: spiegare ad altre persone vi farà capire se siete in grado di esprimervi adeguatamente in gergo tecnico (e non) e di conseguenza potrete migliorare le vostre capacità espositive.
Se siete interessanti chiedete, via email o di persona, a Aferdita Plaku 5Ai ([email protected]) o alla prof. di matematica Zapparoli ([email protected]).

BRIDGE

Nel corso di questa settimana, se siete in prima, dovreste aver assistito alla presentazione del Bridge (in caso contrario non preoccupatevi, presto verremo da voi) in quest’articolo troverete una serie di risposte alle domande che vengono fatte più frequentemente dagli studenti.
Che cos’è il Bridge?
È un gioco di carte, diffuso a livello mondiale, di cui si organizzano tornei, nazionali e internazionali, campionati mondiali ed è anche disciplina olimpica.
Nel 1993 il CONI (Comitato Olimpico Nazionale Italiano) ha riconosciuto il Bridge come disciplina sportiva.
Perché dovrei voler provare il bridge?
In primo luogo per divertirti e conoscere nuove persone. In secondo luogo il bridge ti aiuterà a sviluppare un pensiero logico utile nelle discipline scientifico-tecnologiche.
Ma ci gioca davvero qualcuno a Bridge?
Sì, al contrario di quello che possa sembrare il Bridge è uno sport molto praticato, semplicemente in Italia fa poca notizia. Ci sono un sacco di persone famose che giocano a bridge come per esempio Warren Buffett (considerato il più grande value investor di sempre) e ovviamente essendo la nostra scuola anche un itis informatico non posso non nominare Bill Gates.
Se siete interessanti chiedete, via email o di persona, di più a Silvio Settembrese 5Bi ([email protected]).

Vi ricordo anche che il nostro istituto mette a disposizione, durante la settimana, delle aule apposite per ogni materia in cui si può studiare liberamente, con la presenza di un insegnate che potrà aiutarvi in caso di bisogno!