Notizie dall’Open Day

Domenica 3 dicembre, il nostro istituto ha aperto le porte  ai numerosi studenti della scuola secondaria di primo grado chiamati a fare una scelta importante per il loro percorso di studi.

Dopo la presentazione degli indirizzi in aula magna,  alcuni studenti del triennio hanno guidato i futuri alunni nella struttura, alla scoperta dei laboratori che caratterizzano in modo determinante l’offerta formativa.

Cosa bolle in pentola?  Non un intruglio di una strega, bensì i miscugli del laboratorio di chimica, dove gli studenti appassionati di questa materia si sono lanciati in dimostrazioni di reazioni chimiche e fisiche, sperimentate dagli stessi durante il loro percorso di studi, lasciando affascinati tutti coloro che sono andati a fargli visita. Non è da meno il laboratorio di biologia, nel quale alunni dell’indirizzo scienze applicate mostrano al microscopio i macro-invertebrati delle acque del magentino, spiegando come grazie ad essi sia possibile effettuare un’analisi quantitativa e qualitativa delle acque di questo territorio.

Il futuro è presente. Il suono di un’arpa dalle corde laser, bracci meccanici che distinguono la plastica dal metallo e dispongono i pezzi secondo figure geometriche, ragni meccanici: in questo modo i nostri elettronici, nel laboratorio di elettronica e sistemi/TPSEE, riescono ad affascinare il pubblico. Mentre grandi aziende proprio in questi giorni lamentano la mancanza di aspiranti dipendenti nelle industrie elettromeccaniche, in questo laboratorio si parla di Industry 4.0, nella quale vengono richieste soft skills, capacità decisionali che vanno oltre la capacità di costruire e programmare in senso stretto, ma che richiedono una formazione dello studente che supera l’aspetto tecnico e richiama una consapevolezza verso un futuro di responsabilità anche di tipo etico.

All you need is code. Nell’era della complessità le applicazioni sono smart e “idiot proof”, ma dietro questa apparente semplicità nascondono un grande lavoro  di programmazione, conoscenza dei sistemi, sensibilità nei confronti della fruibilità dell’interfaccia. Nel Laboratorio di Informatica non sfuggono la mano robotica, controllata a distanza con il sistema Arduino attraverso uno speciale guanto, né l’ologramma del cubo di Rubik da risolvere utilizzando un sensore a infrarossi che intercetta il movimento delle mani. In un angolo, una stazione dei treni, parte di un progetto Smart City da ampliare con i set della Lego, viene gestita attraverso una scheda Raspberry interamente programmata dagli alunni. Oggetti ed attività che danno sfoggio di competenze nell’ambito della programmazione, fruibili per la realizzazione di progetti sempre nuovi.

Ethos e Technè. La tecnica sembrerebbe fare da padrona nella nostra scuola, ma ad uno sguardo meno superficiale non sfugge come gli aspetti umanistici non siano trascurati. Con noi de L’Emilio, in agguato vicino alla macchinetta del caffè e in un’aula il progetto del libro Selfie di Noi e i rappresentati del nostro CPL, il piano terra rappresenta appieno questo concetto, grazie a numerosi alunni che hanno dimostrato che in questa scuola l’animo letterario degli studenti non viene trascurato, ma che al contrario, è incentivato.

La sede del Mainardi di Corbetta ha festosamente accolto gli studenti orientati al servizio alla persona, illustrando le potenzialità dei suoi due indirizzi, odontotecnico e socio-sanitario, sottolineando come questa scelta sia sì fortemente richiesta da una società necessariamente e sempre più orientata a fornire servizi, ma anche evidenziando come quelli alla persona richiedano una particolare inclinazione dello studente che voglia farne una professione. Al di là dell’indirizzo specifico, nelle parole del Dirigente Scolastico, prof. Manzo, emerge come la priorità sia quella di formare in uscita cittadini consapevoli delle proprie scelte, in un ambiente in cui questo è possibile date le dimensioni contenute della scuola, che non può accogliere più di una sezione per indirizzo .