LA FILOSOFIA DEL DONO – Perrone

Coraggio, Sacrificio, Intelligenza, Maturità e Gratuità.
Tatuatevelo nel cuore, perchè questo è il codice del donatore.
Perchè serve un codice? Semplice, perchè donare è un’arte, non è cosa per tutti.
Questo, e molto altro ancora, ci è stato insegnato da Luigi Malini, 69enne forte della sua esperienza nel settore del volontariato, che attualmente interviene come life coach nelle scuole superiori della provincia di Milano (e non solo) per presentare agli studenti “LA FILOSOFIA DEL DONO”.
Una conferenza meravigliosa quella condatta da Malini, che insieme ad alcuni rappresentanti dell’AIDO (Associazione Italiana Donatori Organi), è riuscito a trasmettere a tutti gli studenti presenti nell’auditorium l’importanza dell’essere donatori, anche dal punto di vista medico, grazie all’ausilio e alla testimonianza del Dr. Ugo Bolzern.Ritengo sia molto complesso parlare di problemi sociali ai giovani, perchè molte volte il 18enne medio sta pensando a cosa fare il sabato sera, e le parole entrano ed escono da un’orecchio all’altro.
Nonostante ciò, grazie alle abilità dialettiche e alla passione che i 3 rappresentanti hanno messo nell’esporre queste tematiche, sono certo che tutta la sala sia rimasta colpita e si sia posta un esame di coscienza e qualche riflessione in più.
I momenti topici e più significativi della convention, a mio parere, sono stati due:
Il primo, quando Malini ha letto la poesia “Anyway” di Madre Teresa di Calcutta, nella quale lui stesso ha dichiarato di prendere ispirazione e motivazione, soprattutto nella sollecitazione finale: “Qualunque cosa ti capiti, non rinunciare mai a dare agli altri il meglio di te stesso”.
Il secondo momento cult invece, è stato quando Malini ha citato, come atto del volontariato, leggere un libro a una persona cieca.
Perchè mi ha colpito così tanto? Perchè è un’azione tanto semplice, quanto utile a chi ne ha veramente bisogno.
Infondo, come dice Henry Longfellow, è importante donare ciò che si ha, per qualcuno può essere meglio di quanto osiamo pensare.
Personalmente, questa esperienza mi ha cambiato molto, tant’è vero che mentre scrivo questo articolo, ho alla mia destra i fogli da compilare per entrare nell’Associazione Volontari Italiani del Sangue.