Intervista a Marco Cusin

In data 20/11/17 il giocatore Marco Cusin dell’Olimpia Milano e della Nazionale italiana di basket si è recato nel nostro istituto per partecipare al progetto “Olimpia School” insieme ai ragazzi della 3BL ,che hanno avuto la fortuna di provare qualche tiro a canestro in compagnia di un grande professionista a cui poi hanno rivolto varie domande sulla sua vita dentro e fuori dal campo.

Quali caratteristiche servono per giocare a basket?

Non servono caratteristiche speciali, l’importante è metterci il cuore, bisogna sapersi divertire e stare in gruppo.

Poi ovvio, servono impegno, dedizione e bisogna fare dei sacrifici…

Bene, prima parlavi di sacrifici , quali sono quelli che tu hai dovuto fare?

Beh ,i sacrifici sono tanti ,a partire dal riposare il sabato sera per poter giocare la partita alla domenica, uscire poco con gli amici, avere poco tempo libero in generale.

Ma soprattutto, il sacrificio più  grande è stato andare via di casa a 17 anni per poter realizzare i miei sogni…
Qual è  il tuo ruolo in campo? Ti piace?
Beh, io amo il mio ruolo , io gioco al centro e in pratica io devo aiutare i miei compagni bloccando il difensore e difendere forte cercando di bloccare il palleggiatore.

Qual è il tuo obiettivo?
Vincere lo Scudetto, fare bene in Eurolega e vincere la Coppa Italia che ancora mi manca, sono sempre uscito in semifinale e quest’anno mi piacerebbe finalmente vincerla.

Conosci Giorgio Armani in persona?
Non ancora, l’ho visto alle partite che segue sempre e mi han detto che è una persona stupenda, si vede che è innamorato dello sport e dell’Olimpia, infatti lui non ha mai fatto scenate a nessuno, ci rispetta tantissimo.

Qual è la partita che ti ha fatto emozionare di più?
Non ce n’è una in particolare, fortunatamente ho tanti ricordi positivi della mia carriera fra Nazionale e squadre di club.

Non ci pensi al sogno americano? Non ti piacerebbe giocare in NBA?
L’NBA è un sogno, ma giocare a Milano l’Eurolega è un onore ed è anche più difficoltoso, in Europa c’è più tecnica, in America più fisicità e spettacolo.
Il mio vero sogno era vincere una medaglia con la Nazionale, ma mi sa che ormai è tardi perché ho 32 anni, mi rimane solo il Mondiale del 2019, quando però di anni ne avrò 34…

Calati Gabriele e Alessandro Vella