Il grande passo

 

Tutti hanno avuto il desiderio di cambiare ambiente, di cambiare aria, soprattutto alle scuole medie, che sembravano così monotone. Nel passaggio tra terza media e prima superiore il grande interrogativo è, e sempre sarà “cambierà qualcosa? I professori saranno più severi e meno comprensivi o saranno come i professori delle medie?”.

Il passaggio alla scuola superiore si può paragonare ad una trasformazione fisica, la solidificazione ad esempio. Essa consiste nel passaggio dallo stato liquido al solido: un liquido assume la forma del contenitore ma rimane comunque variabile; se dovesse rovesciarsi un po’ del liquido fuori dal recipiente nessuno direbbe nulla, si riempirebbe ancora un po’ ma tutto qui. Invece se dovesse accadere lo stesso con un solido, probabilmente ci sarebbero due scelte: il solido, o si rovina completamente oppure si può cercare di mantenerlo cosi come è. Vi spiego cosa intendo: la scuola superiore dovrebbe essere un potenziamento della nostra maturità: se alle medie ci erano concesse possibilità che alle superiori ci vietano, bisogna maturare la capacità di rispettare gli spazi nuovi , per il bene individuale e collettivo. Parlando della mia esperienza, pensavo di trovarmi in una classe in cui non mi avrebbero accettata e con dei professori che avrebbero fatto il loro lavoro, senza entrare in relazione con gli alunni. Chi non si fa le mie paranoie, soprattutto sui compagni? Ognuno di noi ha un livello di autostima diverso da un altro, ad esempio io ho un bassissimo livello di autostima invece conosco ragazze che si lodano: “son brava, son bella, son fotomodella”. Col trascorrere del tempo mi sono accorta che può essere un difetto, ovvero il fatto che le paranoie possono  derivare dal nostro livello di autostima che non ci permette di vedere il bicchiere mezzo pieno ma ce lo presenta mezzo vuoto. Se fossimo più decisi e convinti delle nostre potenzialità non avremmo cosi tanti pregiudizi e paure del tipo :“ e se poi non sto simpatica a nessuno?”.

Le mie preoccupazioni, fortunatamente, erano infondate.

Le  mie esperienze precedenti mi hanno insegnato che è preferibile una scuola e soprattutto una classe in cui star bene, sentirsi se stessi, piuttosto che una classe in cui essere semplicemente “bravi”, perché secondo me se ce la si mette tutta si migliora sempre. È importante però, per ricominciare, inspirare il presente ed espirare il passato perché ormai è passato e “quando tutto sembra essere contro, ricorda che l’aereo decolla contro vento”(- Henry Ford).

“Il cambiamento, con tutti i rischi che comporta, è la legge dell’esistenza” questo disse Robert Kennedy e lo condivido pienamente; con impegno, buona volontà e un pizzico di azzardo si raggiunge la meta desiderata.