Games Week 2018

Il games week è la fiera più importante d’Italia, che mostra i principali giochi in uscita in anteprima e dà la possibilità di poterli provare. Come lo scorso anno è stata presentata a Rho fiera divisa in tre piadiglioni (8-12,16), ha presentato ben 70 nuovi giochi tra i più conosciuti c’erano: call of duty black ops 4, kingdom hearts III, spinderman, jump force e molti altri.

Divisa nelle varie sezioni c’era anche nintendo, un mondo unicamente di switch circondava le persone anche nella loro area svago tematizzata, tra i giochi da provare c’era splatoon 2 che ha la particolarità di dover mirare muovendo il controller. Lo stand della Sony si è concentrata su alcuni essenziali titoli come hitman 2, spiderman e lego DC supervillians. “Appropiandosi” anche di Kingdom hearts III e black ops 4, uno dei più grandi stand di gioco presenti, ci ha inoltre fatto partecipi della possibilità di entrare in un mondo interamente virtuale tramite i VR. Altri stand particolari sono stati quello di Just Dance, quello della Omen e Game Stop, quest’ultimo ha ben deciso di non esporre più i giochi da acquistare e di creare un’area esterna adibita solo alla prenotazione dei giochi in uscita. Inoltre c’erano molti tornei tra cui quello di rainbow six siege, league of legends e overwatch; l’open arena ha ospitato quello di lol avvenuto tra una squadra inglese e la squadra del politecnico di torino. Oltre ai team erano presenti molti youtubers e molti ospiti esterni come Charlie Cox, attore di daredevil, che assieme a netflix ha presentato la nuova stagione e ha tenuto una conferenza privata, facendo da giudice anche alla sfilata dei cosplay dedicati alla serie.

Il games week in tre parole? Bello ma breve, era presente un padiglione in più ma sembrava meno “vivo” degli anni passati, strutturato in modo migliore e ordinato a seconda degli ambiti mi ha comunque lasciato dell’amaro in bocca. C’erano molte cose da fare ma presentate forse in un modo troppo omologato, nonostante ciò è stato allo stesso tempo divertente e pieno di emozioni che non si possono provare senza un gruppo con cui andare, nonostante sia una sorta di scatola che contiene persone (di qualunque età) con una passione comune.