Final Fantasy XV: un’enorme torta di contenuti

“Dedicato ai fan e ai nuovi amici di Final Fantasy”

Con questa frase il gioco ci accoglie tra le sue calde braccia. Dopo dieci anni di attese, uscite a go go di trailer ed espansioni di ogni genere, siamo arrivati a poterlo “toccare con mano”. Il vastissimo open world del gioco ci aiuterà a svolgere quasi tutte le missioni secondarie, infinite per altro, che potremmo affrontare a piedi, a bordo della Regalia o semplicemente in sella ai chocobo. Ma in ogni caso, il gioco non risulta dispersivo perché è guidato:  molte missioni come cacciare i mostri le si potranno accettare solo nei punti di ristoro, altre invece si potranno sbloccare mentre si guida la Regalia, solo quando Prompto vorrà fotografare il panorama e così via. In tutto ciò si potrà notare che la Square Enix ha fatto in modo di trovare un compromesso di fondo tra l’open world e la trama lineare che si dovrà affrontare, in quanto alcuni capitoli bloccheranno l’accesso a molte aree e si dovrà solo concludere la storia o, comunque, concludere una serie di capitoli cruciali.

Il gioco inizia con il Re di Lucis che saluta Noctis e i suoi amci che stanno partendo per un viaggio, uno di quelli pieni di sfortuna, un po’ come quelli dei tre fratelli Baudelaire, perché infatti inizieranno con il guasto alla Regalia per poi finire a sfociare ad un attacco a Nelfhielm. Nonostante l’inizio sia brutale per i fatti che accadono e  banale per le cose che si potranno fare, come decidere cosa far cucinare ad Ignis o vederli giocare a Justice Monster V, questo è solo un modo per coccolare il giocatore ad incubi peggiori come boss o creature che compariranno sul ciglio della strada di livello 82 mentre voi sarete solo al livello 38/39 (ovviamente dopo buona parte del gioco, visto che il livello massimo è 40). La trama si sviluppa su più fronti, cercando di toccare argomenti come la storia d’amore di Noctis e Lunafreya, il personaggio femminile più bello ma allo stesso tempo sprecato, o i dibattiti, durante i viaggi in auto, tra Prompto e Gladio.

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Per quanto rigurda il combattimento Noctis può usare ogni tipo di arma, da quelle ancestrali alle pistole o alle daghe a due mani, fino ad arrivare al potentissimo e bellissimo anello di Lucis. Le magie si equipaggeranno come armi normali, si potranno creare assimilando fuoco, elettricità o ghiaccio.  Purtroppo se lanciata in un’area con i proprio compagni avrà ripercussioni anche su di essi, subendo danno. Di certo non si potranno usare i personaggi a “rotazione” come nei vecchi final fantasy, però se ne potranno sfruttare alcuni in combo con Noctis.

Ovviamente ci sono più ciliegine su questa enorme torta di contenuti, come l’anime di sei episodi riguardante Noctis e i suoi amici, le musiche che ci accompagnano nel gioco ad ogni situazione, i dialoghi, la grafica nitida e reale ed infine il film, stupendo anch’esso.

Di sicuro è il capolavoro di Square  Enix, innovativo e aperto sia ai nuovi che ai vecchi amici di sempre. Essendo io una via di mezzo, non posso che esserne felice e appagata. Fortunatamente questo capitolo non ha rovinato la serie.