Criptovalute e bitcoin

Le criptovalute, di cui il bitcoin è l’esempio più conosciuto e diffuso, sono delle monete virtuali, non hanno nessun vincolo di valore dipendente dalla ricchezza, hanno quindi un valore potenzialmente tendente all’infinito.
Sono chiamate criptovalute perchè il protocollo che gestisce questa moneta digitale è basato su potenti algoritmi di crittografia. Questi algoritmi di crittografia sono quelli che permettono l’esistenza della moneta.

Le monete tradizionali vengono create e gestite dalle rispettive Banche Centrali quindi c’è qualcuno che decide quante crearne e quante distribuirne. Invece per il Bitcoin non è così: non ci sono nè una banca centrale, nè alcun ente, istituzione, organizzazione o persona che ne sia responsabile. Il Bitcoin esiste solo perchè il software P2P su cui è basato lo genera o lo gestisce. Questo software è libero, aperto a tutti (chiunque può modificarlo), e si basa su un protocollo pubblico a cui tutti gli utilizzatori devono attenersi per poterlo utilizzare (il protocollo Bitcoin). Chiunque può possedere questo software, quindi il Bitcoin di fatto è controllato da tutti coloro che lo usano.

Il Bitcoin pertanto esiste solo su Internet, ed una delle caratteristiche principali del Bitcoin (se non la più importante in assoluto) è che il software che crea e gestisce la moneta è completamente P2P.
Significa che non ha un centro di comando. Quindi tutti i possessori dei software sono “alla pari” (ovvero da-pari-a-pari, peer-to-peer, P2P). Questo fa sì che nessuno controlli o possa controllare questa moneta.

Un’altra caratteristica molto significativa del Bitcoin è il fatto che la generazione di nuove monete è prestabilita dal software stesso: ogni 10 minuti vengono emesse nuove monete, in una quantità prestabilita che dimezza ogni 4 anni.
In futuro al massimo ce ne saranno in circolazione 21 milioni. Questo fa sì che non ci sia il rischio di inflazione. Infatti le monete tradizionali emesse dalle Banche Centrali soffrono quasi sempre di inflazione a causa di un eccesso di moneta emessa in circolazione . Il Bitcoin invece probabilmente non soffrirà mai di inflazione perchè non ci sarà mai eccesso di immissione di moneta in circolazione anche perchè nessuno stato nè banca avrà bisogno di emetterne di più in quanto nessuno stato basa la sua economia sulle criptovalute.

Il modo in cui le criptovalute vengono erogate è molto strano e, allo stesso tempo, nasconde il perchè del continuo aumento di valore di queste monete e il motivo per cui vengono utilizzate anche nel deep web.
Le transazioni di queste monete vengono messe in blocchi di dati(da qui blockchain).
tramite la potenza di calcolo dei dispositivi connessi si rompe uno di questi blocchi, il sistema da a questo fortunato 12,5 bitcoin, nello specifico caso, come premio.
Ogni 10 minuti circa si aggiunge un nuovo blocco alla catena e a questo punto tutto il lavoro fatto fin’ora va perso dando del valore monetario in base alla percentuale di progresso che il tuo dispositivo ha ottenuto nella rottura del blocco.
Il bitcoin è irreintracciabile appunto perchè è impossibile rompere tutti i blocchi della catena in 10 minuti e proprio per questo viene utilizzato per transizioni illegali come nel caso del deep web che, proprio per questo ha un valore inestimabile.
Possiamo quindi dire con una certa confidenza che le “criptovalute” sono ad oggi un esperimento interessante di moneta alternativa e volontaria, di carattere strettamente privato e prive della possibilità di essere utilizzate per scambi commerciali di livello ordinario: esse sono soltanto dei registri di disponibilità economiche diffusi tra i partecipanti a tutela del buon fine di ogni singola transazione.

In sostanza le criptovalute sono un potente strumento economico che, però, destabilizza le altre monete creando degli scompensi del valore delle monete fisiche.

Come dicono molti grandi economisti di tutto il mondo le criptovalute potranno portare gravi crisi economiche a livelli planetario, sono, quindi, un tanto potente quanto pericoloso strumento economico