Cos’è successo all’ultimo esame di maturità?

Eccovi qui, nuovamente sui banchi di scuola da ormai più di un mese, dopotutto “la vita è un eterno ritorno”, ma, per qualcuno di voi, quest’anno potrebbe essere l’ultimo all’interno del nostro istituto, ed è giusto che voi sappiate, insieme ma ancor più degli altri, attraverso le parole di un diplomato, cos’è accaduto durante l’esame di maturità dell’anno scorso.

Dopo le tre prove scritte, i maturandi hanno dovuto superare l’orale e, mentre gli studenti del liceo esponevano le loro tesine e le loro ricerche, sulle quali non nutro dubbi circa la loro complessità, ai ragazzi e alle ragazze dell’ITIS è toccata una sorte ben diversa. Come ogni anno, quest’ultimi, durante il percorso didattico di quinta superiore, devono realizzare un piccolo progetto con valore tecnologico ed innovativo da presentare alla commissione durante l’esame di stato.

In quest’articolo, io, ex studente della 5B Informatica, vi illustrerò alcuni tra i più interessanti progetti della mia classe, ma non limitatevi ad essi, ogni anno, tra i futuri periti, vengono realizzate almeno una trentina di idee diverse: cercate ed informatevi in giro, chiedete ai vostri docenti delle materie d’indirizzo, sono sicuro che alcuni di voi potrebbero trovare un progetto da cui partire, ampliandolo e/o modificandolo per il vostro esame di maturità o, semplicemente, replicandolo per vostro sfizio od interesse. Se siete maturandi, voglio darvi quattro ulteriori consigli:

1) Sfruttate internet, in particolar modo siti come instructables o hackster.io, per trovare idee, tutorial o progetti da imitare.

2) Fate affidamento sui docenti dell’istituto, vi garantisco che, per esperienza personale, ognuno di essi, come può, è disponibile ad aiutarvi.

3) Non escludete l’idea di chiedere una mano all’istituto per finanzare il vostro progetto, il vero arricchimento sta nel realizzare qualcosa che mai pensavate di poter realizzare, non nel mettervi obbligatoriamente il progetto sulla mensola di casa, la scuola può aiutarvi fornendovi schede quali Raspberry ed Arduino, oppure stampando in 3d le vostre strutture fisiche.

4) Non aspettate il secondo quadrimestre, anche il più banale dei progetti può presentare una moltitudine di problemi, mettetevi subito in cerca del progetto da realizzare!

MANO ROBOTICA

Realizzato da: Matteo Cucchi

Video: https://www.youtube.com/watch?v=iZXF3L4V4l0

La mano è stata stampata con le stampanti 3D che la scuola mette a disposizione degli studenti.  Essa usa Arduino come microcontrollore che ne permette il funzionamento. Un guanto bianco, cui è collegata la mano robotica, presenta al suo interno dei sensori, ciascuno dei quali corrisponde ad un dito. Quando l’essere umano tira su o giù un suo dito, il sensore corrispondente ne rileva il movimento avvertendo arduino, il quale, tramite servomotori, provvede a replicare l’azione sulla mano robotica.

OLOGRAMMA DEL CUBO DI RUBIK RISOLVIBILE DA UN UTENTE

Realizzato da: Andrea Gusmara, Fabio Romano, Alessio Villani.

Video: https://www.youtube.com/watch?v=c7N7xLYm1B8

Una struttura fisica permette di realizzare un ologramma del cubo di rubik che può essere risolto attraverso i comandi del Leap Motion. La struttura fisica è formata da un cabinato realizzato in legno su misura, che ha il compito di sorreggere il monitor in posizione orizzontale e orientato con lo schermo verso il basso.La struttura esterna inoltre sfrutta un prisma realizzato in Plexiglass per poter trasformare gli oggetti proiettati dal monitor in ologrammi. Il Leap è una piccola periferica USB che è stata progettata per essere posta su una scrivania reale rivolta verso l’alto. Usando 2 telecamere e 3 LED infrarossi essa osserva un’area approssimativamente a forma di semisfera di circa un metro. Essa è progettata per identificare dita (o oggetti simili come una penna) con una precisione di 0,01 mm. Oltre alla rilevazione, permette l’interazione tra uomo e computer.

IOT: INTERNET OF TRAIN

Realizzato da: Manuel Dileo, Mattia Perrone.

Video: https://www.youtube.com/watch?v=kbr8-gY6WUQ

Sistema intelligente di gestione e simulazione di una rete ferroviaria comandata via WI-FI. Esso è realizzato fisicamente mediante i mattoncini LEGO ed utilizza Raspberry Pi ed Arduino. Il Raspberry Pi è il cuore del progetto perché gestisce l’intero sistema mediante le informazioni ricevute dai sensori infrarossi di rilevamento ostacoli, installati sull’intera rete ferroviaria e collegati direttamente ad esso, i quali permettono di conoscere se una determinata porzione di pista è libera od occupata. Arduino comanda invece lo scambio, elemento cardine per il funzionamento della pista, attraverso una struttura al cui interno è presente un servomotore, comunicando al Raspberry il suo stato. Oltre alle simulazioni automatiche ed intelligenti, la pista può essere gestita da un utente mediante un’interfaccia grafica, inviando comandi ai treni via WI-FI.

Auguro a tutti i maturandi un buon lavoro per il loro progetto e una buona fortuna per il loro esame!