Corso accelerato di Arduino presso Politecnico di Milano

Maggio 2017, in classe ci venne proposto uno stage al Politecnico di Milano, nel Dipartimento di Intelligenza Artificiale e Robotica (AIR Lab), dal prof. Radaelli. Subito colsi l’occasione, finalmente avrei avuto la possibilità di fare uno stage in un ambiente a me familiare e inerente al mio corso di studi.

A Giugno lo stage inizia, e io, così come i miei compagni, non avevamo la minima idea circa quel che ci avrebbero fatto fare. Il primo giorno scoprimmo che non avremmo svolgere particolari mansioni, bensì costruire tramite Arduino un Robot, a gruppi, e mio malgrado non ci fu data la possibilità di costruirne uno in stile Robot Wars. L’orario pieno da 8 ore subì, grazie all’elasticità e soprattutto all’assenza, del nostro tutor diverse modifiche, rendendo anche abbastanza leggero il fatto di dover andare ogni giorno a Milano. La precedentemente citata frequente assenza del responsabile si sentì: spesso vi erano momenti di stasi, e quindi di dolce far niente, dato che comunque stavamo imparando Arduino, e nello specifico il Datasheet e uso di ogni componente utilizzato, e spesso vi erano dubbi. Nonostante ciò l’ambiente era davvero ottimo, in laboratorio non eravamo mai soli, vi erano studenti di ingegneria intenti a costruire il loro progetto per il corso di robotica, che erano sempre disponibili ad aiutarci nel caso fossimo persi e confusi.

Montatura e collegamento dei motori al driver dei motori

Questa esperienza è stata fondamentale per la mia formazione, grazie ad essa ho imparato, tramite diciamo, un corso accelerato, l’Arduino, ma anche a saldare qualsiasi tipo di cavo decentemente, capire quanto voltaggio è opportuno dare a un componente, insomma, mi ha insegnato come costruire un robot. Conoscenza indispensabile per chi, come me, come progetto della maturità non vuole portare solo un sito, ma qualcosa di concreto e divertente da costruire. Inizialmente io il mio gruppo (successivamente solo loro) avevamo addirittura in mente di portare il nostro robot raccogli-calzini come progetto della maturità: cosa ci può essere di meglio di qualcosa che riesce a sublimare l’alternanza scuola-lavoro alle materie studiate? In ciò, il tutot è stato molto disponibile, promettendoci che non l’avrebbe smontato e ma che l’avrebbe tenuto pronto per quando saremmo andati a prenderlo.

 

Tuttavia, c’è da porsi una domanda: è stata realmente un’esperienza di alternanza scuola-lavoro? Secondo me, no. E per fortuna. Secondo la riforma, lo studente va inserito in contesto di lavoro, ma se questo lo fosse stato non avremmo mai potuto apprendere così tanto e probabilmente non sarebbe stato così utile.

Ritengo invece che questo stage sia stato un modo intelligente del prof. Radaelli di raggirare una riforma scomoda.