Quando il bizzarro diventa routine – JOJO

Di anime e manga ce ne sono a migliaia, tutti con i loro cliché e le loro ridondanze, ma è dove queste vengono demolite che nascono “Le Bizzarre Avventure di JoJo”.

Una storia di carattere avventuroso, comico, drammatico e horror, che l’autore Hirohiko Araki tende a stravolgere in ogni nuova stagione.

Si passa dalla classica lotta del bene contro il male, rappresentata in maniera sublime nelle prime due stagioni, al desiderio di vivere in pace, combattendo contro la propria anima, e alla ricerca della propria identità.

I personaggi di ogni serie riescono ad essere incisivi ed essenziali per lo sviluppo e la crescita del protagonista, che cambia ad ogni stagione, ma che assume sempre il soprannome di “JoJo” per abbreviazione del nome.

La storia principale, che inizia nel tardo 1800, segue la discendenza della famiglia Joestar, il cui primo esponente protagonista è il grande gentiluomo chiamato Jonathan.

 

Egli rappresenta lo spirito di giustizia e di bontà caratteristico della sua famiglia, e sarà sempre presente nell’anima dei suoi discendenti: è a partire da lui che i Joestar saranno marchiati da una voglia a forma di stella dietro la spalla sinistra, ad indicare che sebbene questi siano molto diversi dal loro antenato, nel loro cuore arde una fiamma desiderosa di giustizia.

Ogni JoJo ha delle sue caratteristiche peculiari, che vanno dal carattere, al proprio obiettivo fino alle loro abilità, che saranno estremamente diverse per ogni serie.

Un importante personaggio da ricordare è senz’altro l’emblematico Robert E. O. Speedwagon; inizialmente un teppista che Jonathan incontra nel quartiere più malfamato di Londra, e che dopo aver testimoniato l’ardore del Primo JoJo decide di redimersi e di aiutarlo a realizzare il suo destino, pur non avendo incredibili capacità fisiche.

Una famiglia sicuramente molto incisiva è quella degli Zeppeli. Questa famiglia italiana sarà legata a quella Joestar in un particolare destino: incontrarsi e far fronte a un nemico comune. È proprio uno Zeppeli, di nome William Anthonio, che introduce uno dei meccanismi su cui si basano le prime due serie: le onde concentriche, o hamon in lingua originale.

Si tratta di una particolarissima forma di energia, generabile attraverso una millenaria tecnica di respirazione, dalle caratteristiche simili a quella proveniente dal sole.

Il loro utilizzo può variare in ogni occasione: per curare ferite ed ossa rotte, per generare calore, per leggere nel pensiero, per modificare qualsiasi cosa di natura organica, e naturalmente per integrarla in una leggendaria arte marziale nata con l’obiettivo di combattere i vampiri.

Parlo di vampiri perché il personaggio migliore mai creato è proprio uno di loro: Dio Brando.

Questo ragazzo di origini italiane, cresciuto agli antipodi di Jonathan, è caratterizzato da un profondissimo odio nei confronti dell’intero genere umano, che lo ha portato a “rifiutare” la sua stessa umanità, indossare la maschera di pietra e diventare un immortale e potente vampiro, unicamente debole alle onde solari.

Ma in JoJo non ci sono solo vampiri: dalla terza stagione viene introdotto l’originale simbolo dell’intera saga, lo stand. Se tutto era bizzarro prima, adesso lo è notevolmente di più.

Lo stand è la manifestazione fisica dell’anima del suo possessore, che viene denominato “portatore”, e può essere qualsiasi cosa: un umanoide, un’arma, una struttura, un’abilità…

Questo elemento introduce variabili spettacolari e sorprendenti che  influenzeranno gli esiti delle sfide e delle battaglie in modi inaspettati dati dall’astuzia dei portatori.

It was me, Dio!

JoJo offre alcuni dei migliori battle design di tutti gli anime, in tutte le sue stagioni, che pur differenziandosi per stile e trama, mantengono inalterata quella che è la qualità della sceneggiatura e della regia.

Capiterà spesso di essere tentati di riguardarsi una particolare scena più volte, se non per la sua particolare bellezza, per cercare di afferrare meglio dettagli che potevano essere sfuggiti prima della spiegazione del risvolto finale, il tutto condito da una costante meravigliosa: le pose.

È ricorrente il fatto di ritrovare personaggi che durante una qualsiasi attività iniziano a posare in maniera unica e inaspettata, senza stravolgere o infastidire i ritmi narrativi, ma offrendo uno spettacolo affascinante al quale non ci si abitua mai. È per questo motivo che esistono innumerevoli riferimenti e citazioni a JoJo in svariati anime e serie tv, tanto da far nascere il fenomeno delle “JoJo’s reference”.

Le Bizzarre Avventure di JoJo è una serie che rappresenta un pilastro della cultura manga orientale che sta avendo larga diffusione in occidente proprio grazie alle trasposizioni animate delle varie serie. L’ultima fino ad ora animata è stata la quarta: “Diamond is Unbreakable”, terminata lo scorso 24 dicembre. Per la fine dell’anno è attesa la quinta: “Vento Aureo” che , come suggerito dal titolo è interamente ambientata in Italia, uno dei tanti segni dell’amore che Araki prova per la nostra nazione.

E voi? Vi lascerete travolgere da questo bizzarro mondo?