Aruba: un viaggio alla scoperta dei data centers

Il 15 Aprile noi alunni dell’allora quarta della sezione Informatica abbiamo visitato Aruba S.p.A. che, fondata nel 1994, è la prima società in Italia per i servizi di data center, cloud pubblico e privato, housing e colocation, web hosting, e-mail, PEC e registrazione domini. Aruba è inoltre attiva sui principali mercati europei di Francia, Inghilterra e Germania e vanta la leadership in Repubblica Ceca e Slovacchia oltre ad una presenza consolidata in Polonia e Ungheria. La società ha una grande esperienza nella gestione dei data center disponendo di un network europeo in grado di ospitare oltre 200.000 server.

Una volta giunti nella sede di Bergamo siamo stati accompagnati nella sala riunioni dove alcuni dipendenti ci hanno esposto il loro compito all’interno dell’azienda, tra cui un addetto alle operations (tutto ciò che concerne la manutenzione e la gestione degli hardware contenenti i dati) e un membro del reparto marketing, i quali ci hanno spiegato come per arrivare al dato del cliente si debbano sorpassare ben sette livelli di sicurezza differenti (proprio per questo motivo possiedono una delle certificazioni più elevate nel campo dei data center, che gli permettono di conservare qualsiasi tipo di dato fatta eccezione per quelli di tipo militare) e ci hanno in seguito suddivisi in tre gruppi per poi accompagnarci all’interno della struttura.

Il tour dell’azienda comprendeva la visita di una delle svariate sale dati, nella quale ci sono stati mostrati gli armadi contenenti i supercomputers che hanno il compito di svolgere un determinato lavoro a seconda della richiesta del cliente. Talvolta i costi di questi computer sono incredibilmente elevati a causa della loro componentistica; ogni sala ha la sua stanza gemella di backup, ed in caso di mancanza di corrente ci hanno mostrato delle batterie con le dimensioni di un container che fungono come garanzia energetica nel tempo di attesa di cui i generatori a benzina nella parte esterna dell’edificio hanno bisogno per avviarsi.

Infine ci hanno mostrato la loro gestione del raffreddamento che, oltre ad avere quella tradizionale per emergenza, è molto particolare ma estremamente più efficiente e green in quanto consiste semplicemente nel riutilizzare le acque delle falde acquifere a loro sottostanti per raffreddare l’ambiente delle varie sale dati che, possedendo tale mole di componenti elettronici in continuo lavoro, generano molto calore e rischiano di surriscaldarsi.

Questa uscita didattica ci ha permesso di vedere più da vicino ciò che abbiamo potuto studiare e che continueremo a trattare nel corso di questo anno scolastico, mettendoci faccia a faccia con uno dei nostri plausibili futuri al di fuori di questo percorso di studi, e per i più appassionati del genere è stato anche molto divertente ed affascinante.